15/03/10

Prepariamo i vestiti

se entrando in ospedale si ha la sensazione che il tempo passi lentamente, il week end in ospedale, credetemi, è come se il tempo si fosse fermato. Venerdì pomeriggio il reparto si svuota, chi deve andare particolarmente lontano aspetta il sabato mattina, per partire, ma al massimo sabato pomeriggio ci si ritrova in due gatti a girovagare per corridoi vuoti, alla ricerca di qualcosa da fare.







I bambini in questo per fortuna non hanno problemi: tra corse in sedia a rotelle su e giù per le corsie, accompagnate da frenate e giravolte da capogiro, rincorrendosi a squarciagola e giocando a prendersi, chi su due ruote, chi sgambettando allegramente tra di loro, lanciando ogni tanto un urlo acuto per la paura di essere investito, o sedute interminabili alla PS, il tempo per loro in qualche maniera passa. A noi genitori resta il compito di frenare (o meglio domare) i piccoli selvaggi i quali, ormai impadronitisi del reparto, faticano a tenere a bada la proprio curiosità.

E così sabato scorso ci siamo trovati in ospedale ... Valentina che giocava a prendersi con David, compagno di stanza di Nathan, Nathan seduto per terra a giocare al lego, ed Elias al computer a fare i compiti.
Io ho colto l'occasione per fare quello che in realtà volevo fare già da un bel pò: cucire i vestiti di Nathan. E così, presa di buona lena, ho modificato mutandine e pantaloni in maniera da adattarli al fissatore ... e ho scoperto che la cosa è anche divertente. E alla fine, summa summarum, ho fabbricato il mio primo "Illisack" (sacco di Ilizarov) o come lo chiamiamo noi "Fixisack" (visto che il nostri fissatore non è un Ilizarov ;-) ), rigorosamente con stampe di dinosauri e relativi nomi in latino scelte accuratamente dal nostro campione ... non sia mai! Un pò di cultura ci vuole ... anche in questo caso! ;)


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