22/03/10

PFFD --> CFD

Ho scoperto che il termine PFFD, che già non veniva usato in Italia (non chiedetemi i motivi perchè pur non sapendoli, un idea ce l'avrei...) ora pare essere out in USA e quindi suppongo a breve anche nel resto del mondo. Nel articolo linkato infatti si parla di congenital femoral deficiency come nuovo nome. Mentre - sempre in Italia - di deficienza non si smette mai di parlare, non so ora se la traduzione corretta sarà deficienza femorale congenita, anche se suona "giusta". Ha importanza? Beh, sì, se state cercando informazioni, quelle paroline bisogna conoscerle. E certo avere due nomi anzichè uno a livello internazionale, più uno o vari generici in Italia non rende le cose più semplici!

Tornando a noi. Oggi lunedì (odio quel giorno liiiiiiii ndr). Ergo giornataccia. Il motivo è che ho dormito poco. Nathan forse un pochino di più. Il motivo del aver dormito poco si chiama "Streckstange". Che non suona bene. E soprattutto non fa dormire bene. Dopo un paio di orette scarse con la cerniera "titolare", cioè quella che avrebbe proprio quel ruolo specifico, sono stato costretto ad intervenire: troppo male. Penso che il motivo sia tanto semplice quanto grave: la cerniera in questione, quella realizzata dai tecnici, non tiene solamente in estensione massima la gamba ma preme lateralmente verso la tibia. Questo crea tensione e temo che faccia stare la gamba in una posizione malsana. Pur avendo avuto questa impressione da subito, in Germania ad un certo punto sembrava ok, visto che tecnici e fisioterapista l'avevano vista ed il Nat non sembrava oltremodo infastidito nell'"indossarla". Insomma, pur sentendomi distrutto dal sonno, dopo qualche minuto in cui penso di rimandare al mattino ulteriori decisioni o azioni, decido di mettergli l'altra cerniera - quella tutta viti bulloni e astine filettate. Questa da l'impressione di essere molto ballerina. Anzi. È decisamente ballerina. Direi che lascia certamente qualche grado di mobilità, alla fine. Ma tant'è - Nathan l'accetta e non si lamenta. Per un pò! Poi rinizia. Per calmarsi, devo massaggiarlo dietro al ginocchio per un bel pò. Questo si ripete per un paio di volte. Delle crisi passeggere, alle quali poi (ma molto poi) prevale il sonno. A pensarci non so se il suo o il mio. Arriviamo al mattino senza ulteriori lamenti. Tolgo comunque la cerniera per la colazione. La giornata comunque parte non bene.
(to be continued)

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